La scleromousse o schiuma sclerosante è un farmaco a base di polidocanolo o di sodio tetradecil-solfato, che si ottiene miscelando il farmaco stesso in forma liquida con l’aria ambiente.  La schiuma viene iniettata nei vasi interessati dal trattamento. Il farmaco agisce provocando un danno dell’endotelio (il rivestimento più interno della vena), che innesca un  processo infiammatorio e quindi la fibrosi del vaso stesso. La principale caratteristica della schiuma è quella di spiazzare il sangue contenuto nella vena da trattare, garantendo una azione diretta del mezzo sclerosante sulla parete venosa, senza interferenze ematiche, almeno per i primi minuti dopo l’iniezione. Il tutto si traduce in un aumento del potere sclerosante della schiuma rispetto al liquido.

 L’iniezione della schiuma avviene sotto guida  di un’apparecchiatura chiamata ECO-color doppler (un ecografo più sofisticato). L’ecografia consente di visualizzare con precisione le pareti della vena e permette di seguire in tempo reale l’iniezione del farmaco, la sua distribuzione, e gli effetti immediati della sclerosi (vasospasmo). La tecnica viene eseguita in regime ambulatoriale, non necessita di alcuna anestesia, consente il ritorno immediato alle normali attivita’ lavorative, non prevede l’uso di  farmaci antidolorifici essendo sostanzialmente una tecnica indolore. Una tromboflebite chimica indotta dal farmaco è spesso apprezzabile nei giorni seguenti la sclerosi, così come l’apparire di una pigmentazione della cute che ricopre la vena trattata. Entrambe le reazioni locali recedono in genere entro poche settimane. L’ECO-endosclerosi con mousse è da considerarsi una tecnica utile nel trattamento delle varici degli arti inferiori in alternativa alla chirurgia nei casi di recidiva di varici, di varici in pazienti ad elevato rischio chirurgico od infine in coloro che rifiutano l’intervento chirurgico.

La terapia sclerosante era molto in voga circa 30 anni fa, ma è stata nel tempo tralasciata per l’elevato tasso di recidive locali. E’ ritornata di grande attualità agli inizi degli anni 2000 grazie alla pubblicazione di un Medico italiano, Lorenzo Tessari, che per primo ha trovato un metodo di standardizzazione per la creazione della schiuma. Studi internazionali dimostrano oggi un elevato tasso di successo nel breve-medio termine e una percentuale di guarigione assolutamente paragonabile alle tecniche chirurgiche. 

Il farmaco impiegato in forma di schiuma rientra in un uso del farmaco cosiddetto “off label” ovvero al di fuori delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute. Questo in Italia, mentre in altri Paesi (Germania, Francia;Spagna, USA) la tecnica è ampiamente riconosciuta dalle rispettive autorità sanitarie

 

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